venerdì 13 settembre 2019

Tutta la verità su AIDO Favara, tra intrighi e falsità.

Tutta la verità su Aido Favara


Vi stiamo raccontando tutta la verità della fine di Aido Favara. Per fare questo, è importante tornare indietro di qualche anno.

Era l'anno 2013, Vincenzo Vella Trapiantato di organo, al termine della sua convalescenza si mette in contatto con Paola Pisciotta, all'epoca Presidente Provinciale A.I.D.O., a capo del Gruppo Comunale di Licata, (unico gruppo della provincia) l'aveva vista operare in occasione della fiera di ottobre 2012 a Favara, collaborata da, allora Assessore Provinciale Adriano Varisano, insieme ai volontari della Misericordia di Favara. Fu subito intesa tra i due, da una parte la Pisciotta, con l'obbiettivo la crescita associativa in provincia, dall'altra il Vella, che aveva ricevuto la seconda vita grazie alla donazione e al trapianto di organo, subito al lavoro i due programmano conferenze nelle scuole di Favara con il supporto dei volontari di Licata.
Questo, il racconto di Vincenzo Vella che continua...
Avevo capito che Favara aveva bisogno dei suoi volontari, che costituissero un gruppo, una sede. Da lì, insieme a Giusy mia moglie, mi misi subito alla ricerca di persone che abbracciassero o che volessero comunque, sposare la cultura della donazione degli organi. Il primo nome fu quello di Totò Urso, anche lui trapiantato, fu lui chi mi aveva aiutato nel primo contatto con l'ospedale di Udine. Poi la volta di Giuseppe Vitello e Rosario Avenia, anche loro trapiantati. Tramite il social Facebook presi contatti con Enza Russello,  poi con mio compare Salvatore Vitello. Dovendo avere un numero minimo legale per la costituzione dovetti inserire Francesco Manzella (mio genero) e Cinzia Vella (mia figlia).  In fase di costituzione prendendo la parola indicai Totò Urso come Presidente, fu lui stesso a non accettare la carica, così con voto unanime uscivo dal l'assemblea costituente, Presidente del Gruppo. Furono anni di immenso lavoro, un progetto dietro l'altro, fece di noi uno dei gruppi più invidiati d'Italia. Più che fratelli, questo dicevano di noi; 5 anni passarono senza mai una chiacchiera, il Gruppo lavorava a 360 gradi. Maggio 2018, il Centro "Guttuso" presieduto da Lina Urso Cucciardino dedica la "Mimosa D'Oro" alla cultura della donazione degli organi, assegnandone il Premio alla Presidente Nazionale Flavia Petrin. A fine evento il Centro dona alla sede Aido di Favara la somma di euro 2.000,00 (duemila,00) da lì, cominciarono tutti i guai. Mesi prima, avevo avvicinato all'interno del gruppo Fabio Maria, ragazzo che mi fu presentato da comuni parenti e che fui io stesso ad inserire tra noi. Ragazzo da mille domande, con tanta voglia di intraprendersi, ma nello stesso tempo saputello. Fu proprio lui a chiedersi perché solo io avessi l'uso della cassa e del conto corrente bancario. Cominciò con Giuseppe Vitello per finire a Totò Urso. Fabio Maria fece bene il suo lavoro, in breve mi chiesero la carta bancomat per un'uscita fuori comune. Non era mai successo in 5 anni.
Qui faccio una premessa, il Gruppo mai avuto soldi o pochi decine di euro, quasi tutte le spese venivano affrontate con anticipi di cassa, da me prontati e qualche volta da Urso.
Con la donazione dei 2.000,00 euro, nasceva la sgretolazione del gruppo. Naturalmente non accettai i loro ricatti, in qualità di legale rappresentante ero l'unico responsabile della tenuta conto corrente è del bancomat. Facendo un passo indietro, chiedevo a Urso di prendersi la Presidenza, con essa la responsabilità del conto è la cassa; niente di tutto questo, in punta di piedi non accettava il cambio. A dirla tutta..volevano "la botte piena e la moglie ubriaca". Cominciarono ad affidare a Facebook i loro sfoghi. Fu così che presentai le mie dimissioni al mio vice Totò Urso, rendendoli pubbliche. Vedi link https://www.siciliaonpress.com/2018/07/21/le-dimissioni-di-vincenzo-vella-da-presidente-aido-favara/
Nonostante avevo parlato bene di loro, non accettavano l'evidenza dei fatti . Da qui diedero iniziò a intrighi e falsità, manipolazione di documenti, firme false, fino ad accalappiarsi la complicità in lecita, e di tornaconto del Presidente Provinciale Antonio Lauricella e della Presidente Nazionale Flavia Petrin.

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Totò Urso, non digeriva le mie dimissioni, avrebbe preferito la continuità, ma preso dalla rabbia affidò al social Facebook il suo sfogo, è pur di non apparire come persona abbandonata verso la comunità, si mise a raccontare in giro di tutto e di più. Naturalmente ho potuto screditare ogni sua imputazione con documenti alla mano.

Giuseppe Vitello, da sempre imprevedibile nonché impulsivo, non si curava di salvare il Gruppo dedicato al suo donatore, mette in giro che avrebbe ricevuto ordini superiori per tagliarmi fuori da tutti i contatti comuni e che sarebbero stati adottati dei provvedimenti. Che sia vero, o che sia tutto frutto della sua fantasia, dovrà in ogni caso chiarire da quale livello superiore abbia ricevuto gli ordini. Va detto che all'epoca dei fatti il livello regionale era sciolto.

Antonio Lauricella, conosciuto nel 2016 insieme ad altri componenti canicattesi, li guidavo nel febbraio 2017 alla costituzione del Gruppo Aido nel comune di Canicattì. Lauricella informatore scientifico, uomo ambizioso, ma nello stesso, zero nella vita associativa AIDO. Lo guidai passo passo, fino a proporgli la Presidenza Provinciale con lo scopo di fare da collante alle divergenze tra Favara e Licata, con la promessa che lo avrei supportato e guidato nelle vari fasi. Con l'arrivo delle mie dimissioni rese pubbliche il 21 luglio 2018 subito dopo il suo insediamento a Presidente Provinciale, si sentì tutto il peso addosso al punto di presentare le sue dimissioni. Dimissioni che rimbombarono subito a Roma. Qui la promessa della Presidente Nazionale al Lauricella del suo completo appoggio pur di ritirare le dimissioni.

Falvia Petrin, da subito al corrente di tutto, in occasione della ricostituzione del Consiglio Provinciale insieme al suo Vicario Leonio Callioni, resta a pranzo invitata dai Compari Urso e Vitello con la promessa che il pomeriggio si sarebbe parlato dei problemi di Favara. Pranzo miracolato!..fa si di evitare l'incontro di pomeriggio. Sentivo la Petrin a telefono per capire dove fosse, mi delucida alla guida mentre faceva ritorno a Catania, dicendo che era tutto risolto, che nessuno voleva le mie dimissioni, ma solamente l'accesso al conto corrente bancario e mi consigliava di richiedere una carta bancomat per ogni membro del Consiglio. Intanto la Petrin aveva portato a casa un bel risultato: la costituzione del Consiglio Provinciale, il resto non contava più nulla, Poi di seguito solo per sentito dire, prendeva di buono tutte le falsità che gli raccontavano e mi accusava di mancata coerenza, mentre giostrava Fabio Maria a suo uso e modo, non osservando lo statuto. Di seguito le sue parole



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Il lavoro sporco del Consiglio Provinciale o meglio, ordini di deferire Vincenzo Vella dalla carica di Segretario Provinciale.
Lauricella avendo ritirato le sue dimissioni e spalleggiato dalla Presidente, aveva un compito importante da svolgere, doveva con ogni mezzo togliere di mezzo Vincenzo Vella. Come? Si inventa 21 punti accusatori da presentare al vaglio del Collegio dei Probiviri. Tirano in mezzo Biagio Scaduto, umile ragazzo, animella senza principi, lo ricattano, minacciamo al punto di costringerlo  a fare squadra con loro, lo scagliano contro di me. Fanno di Biagio Scaduto il mio nemico, firmano e falsificano documenti per suo conto, rendendone umanamente lo zimbello della Sezione Provinciale.

Nasce il nuovo Consiglio Regionale a guida Guido Bellingueri, fortemente voluto dalla Presidente Petrin. Essere o non essere, questo è il dilemma. Consiglio fantasma, presente con il minimo necessario, pur di dir, eccoci, ci siamo anche noi. Falsificano bilanci pur di non chiudere i battenti.  Il Presidente Guido Bellingueri passerà alla storia per la sua indifferenza, mai una mail, mai un programma, come dire, incapace di una parola. Fu così che a seguito delle molteplici richieste, si interessa del l'ennesima mia e.mail il Vice Presidente Regionale Vicario Concetto Incontro, cercando di far luce sulla vicenda, chiedendo a Lauricella Antonio di chiarire alcuni punti affinché si possa mettere un punto fine.

Intimazione ai volontari della Provincia di Siracusa
I picciotti di Agrigento, non prevedendo l'interessamento del Vice Presidente Concetto Incontro, fanno sì, di mettere insieme un po' di firme per intimare alla provincia di Siracusa di non intromettersi nelle vicende di Agrigento. Ne segue la dura risposta del Dott. Concetto Incontro.




Gent. ma Valentini Cammalleri,
e soci Aido Provincia di Agrigento firmatari della lettera del 20.07.19

Sono Concetto Incontro, Vice presidente Vicario del Consiglio Regionale AIDO Sicilia, Consigliere della Sezione Provinciale Aido di Siracusa, Presidente del Gruppo Intercomunale di Lentini – Carlentini – Francofonte.
Mi vedo, mio malgrado, costretto a rispondere alla vostra lettera nella qualità di Vice presidente Vicario Regionale in quanto nelle ultime settimane, in questa vesta istituzionale, ho avuto colloqui con il vostro presidente Lauricella, per cercare la soluzione di un problema interno della sezione agrigentina cui voi stessi fate riferimento, colloqui che io ho ritenuto costruttivi, e che mi auguro non siano stati fraintesi o addirittura travisati, e forse ancora maldestramente addebitati al Provinciale di Siracusa di cui io sono espressione all’interno del Consiglio Regionale. Proprio per questa mia appartenenza mi sento chiamato in causa dalla vostra lettera.
Ho sempre preferito affrontare le problematiche che spesso si verificano nei rapporti interpersonali con il colloquio diretto o telefonando, e solo raramente tramite mail, no ovviamente WhatsApp!
È gratificante per un presidente ricevere la stima che avete espresso verso il vostro Lauricella, ma questo è il solo passaggio apprezzabile della vostra lettera, purtroppo per il resto naufragate nella superficialità e nella inconsistenza dei giudizi che movete nei confronti degli Aidini del Gruppo AIDO di Siracusa
Affermo con certezza che nessun consigliere del Provinciale di Siracusa ha “varcato i propri confini provinciali” come sono da voi chiamati. L’unico intervento diretto con l’amico Lauricella è stato il mio, ma nella qualità di vice Presidente vicario regionale.
Ritengo pertanto preciso obbligo dei sottoscrittori della vostra lettera, dalla quale traspare un travaglio incomprensibile per mostrare solidarietà al vostro presidente Lauricella, chiarire meglio le frasi:” I soci, infatti, infastiditi dalla mancanza di solidarietà da parte vostra verso il nostro Presidente nella risoluzione di un problema interno della sezione agrigentina, quando non addirittura dagli attacchi diretti verso lo stesso,” e ancora “ed invitiamo tutti i colleghi aidini di Siracusa, di qualunque ordine e grado, a farsi da parte da quelle che sono le problematiche interne alla nostra Sezione di Agrigento; vi invitiamo a non intromettervi e di pensare esclusivamente alla vostra quotidianità locale, ricordandovi sempre di non varcare i confini provinciali, così come facciamo noi”.
Cari Aidini di Agrigento lamentate la mancanza della solidarietà degli Aidini di Siracusa per il vostro presidente, ma nel contempo pretendete che gli Aidini siracusani non debbano varcare i confini provinciali; ma spiegate, e con il necessario spirito volontaristico, le vostre lagnanze, e permettete a me di rispondere, se di me si tratta come mi auguro, ovviamente solo nelle sedi opportune e nella vesti istituzionali con la quale ho agito. Cercate, se siete capaci, di spegnere questo palcoscenico informatico, cui purtroppo spesso ricorrete esternando ad altri le “vostre beche interne”, e che incomprensibilmente avete voluto attivare, ancora una volta, con questa vostra lettera, movendo accuse fumose, gratuite, e offensive nei confronti degli amici della Sezione provinciale di Siracusa.
Ovviamente non risponderò a nessuna vostra mail successiva a questa mia, sono invece pronto a incontravi nelle sedi opportune che può essere il prossimo consiglio regionale del 03.08.19.
Chiedo scusa a tutte le persone in indirizzo, ma per amore del vero, era necessario mettervi in copia per conoscenza.
Saluti.
Concetto Incontro
Vice Presidente Vicario Regfionale

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Facciamo un passo indietro, ritorniamo a Lauricella e i 21 falsi punti accusatori.
Primo invio al Collegio di Agrigento nelle mani del presunto è autoproclamato Presidente del Collegio Giuseppe Bonfissuto. Subito a lavoro, viene colluso da Lauricella prima ancora di riunire il Collegio composto da altri due membri. Intanto senza neanche vedere le mie difese o sentire le mie ragioni dava il suo indiscusso giudizio senza valutare i documenti e lo comunicava ai membri De Luca  e Vitello. È così, che Vitello annuncia le sue dimissioni dal Collegio ancora prima di verbalizzare il documento accusatorio rendendolo senza valore giuridico.
Non soddisfatto Lauricella del risultato sperato, inviava la documentazione al Consiglio Regionale nelle mani del Collegio di livello superiore, anche qui escludeva non solo i miei documenti ma mi teneva all'oscuro di ogni comunicazione che invece pubblicizzava facendosi bello con i soci di tutta la Sezione Provinciale. Da qui il diverbio con il Vice Vicario Dott. Concetto Incontro.
Come per il Collegio Provinciale, anche il Collegio Regionale vede imbrogli e pur di non esaminare il caso diventa dimissionario.
Lungo silenzio come già avevo detto di Guido Bellingueri, uomo del tutto sbagliato alla guida di AIDO, per cui in data 7 settembre 2019 sempre il Lauricella coperto dalla Presidente Nazionale, scavalca per l'ennesima volta il livello superiore. Indice un Consiglio Provinciale con all'ordine del giorno, l'invio dei suoi falsi documenti al Collegio Nazionale dei Probiviri.

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Tutta la verità su Aido Favara - dimissioni e liquidazione.

Dopo le mie dimissioni mai raccolte dal mio vice Urso, stanchi del vuoto che si era venuto a creare, altri quattro Consiglieri davano le dimissioni. Fu così che nel ruolo di Presidente dimissionario in pieno delle mie competenze, indicevo un Consiglio straordinario con all'ordine del giorno le dimissioni di 5 membri.
Assenti Urso e Vitello, verificata la presenza del numero legale il Consiglio all'unanimità, accettava le dimissioni di ogni singolo membro e dava la parola all'Assemblea dei soci per decidere sullo scioglimento del Gruppo. Con effetto 14 novembre 2018 l'Assemblea dei soci all'unanimità dichiarava sciolto il Gruppo, e incaricava il gia Presidente Vincenzo Vella a provvedere come da codice civile alla cancellazione e la liquidazione del Gruppo Comunale Aido di Favara.

Se mi avete letto fino a qui, vi devo un'altra verità..grazie a tutta questa cattiveria, tra lo stress, l'ansia e il mal torto ricevuto, il 10 maggio 2019 vengo colpito da ischemia cerebrale, tutto grazie a loro..quelli che credevo fossero amici. Dieci giorni dopo, ancora convalescente, registravo un video messaggio per la promozione della Donazione degli organi, cui ne vado fiero per i risultati che sta ottenendo. Pubblicato sulla pagina Facebook 
https://www.facebook.com/220301631461617/posts/1242383655920071/




Chiudo con la missione AIDO nel cuore, oggi come sette anni fa, le finalità, il progetto AIDO, li porterò sempre con me, continuando a promuovere la cultura della donazione. Ciò che non sposerò mai, le idee degli opportunisti che usano l'immagine e i colori di AIDO per i loro scopi.
Auguro ogni bene a tutti loro, che possano trovare la loro pace e il perdono di nostro Signore. In quando a me..continuo a vivere la mia vita, confidando nel destino.






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