Vincenzo Vella (responsabile A.I.D.O.)
Ormai presente quasi in tutti i Comune d'Italia, a meno ché l'Amministrazione Comunale non abbia ancora provveduto alla delibera che può essere semplicemente approvata dalla Giunta.
Stiamo parlando di "Una Scelta in Comune" progetto promosso dal Ministero della Salute e curato dal Centro Nazionale Trapianti che da
a tutti i cittadini maggiorenni la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti al momento del rinnovo o alla richiesta del documento d'identità.
Ovviamente a vigilare sui dati raccolti, il Centro Nazionale Trapianti con la collaborazioni dei Centri Regionali Trapianti, con le modalità previste, i corsi di formazioni e quanto occorre per dare un servizio efficiente al cittadino nell'esprimere la propria volontà. Raccoglie tutte le dichiarazioni espresse alle ASL o presso gli Uffici Anagrafe dei Comuni che hanno aderito al progetto "Una scelta in Comune" e quelle raccolte tramite gli atti olografi dell’ A.I.D.O. Queste le registrano all’interno del SIT (sistema informatico trapianti) e sono consultabili in tempo reale in presenza di un potenziale donatore per verificare l’esistenza della volontà espressa in vita.
Accedendo al sito del Ministero vi mostro il numero delle espressioni di volontà registrate al 30 agosto 2018.
Dati Nazionali:
ASL 177.649 - COMUNI 2.212.999 - A.I.D.O. 1.366,512
con un totale di donatori registrati 3.757.211
opposizioni variano dal 6,3 % della Provincia Autonoma di Bolzano
al 46,1 % della Campania
Dati Regione Sicilia:
COMUNI 132,823 - A.I.D.O. 52,183
con un totale di donatori registrati 185,006
opposizioni variano dal 26,3 % di Trapani, al 57,6 % di Caltanissetta
Dati Provincia Agrigento:
Comuni attivi 13 - con 8,442 donatori registrati
A.I.D.O. 5,311 donatori registrati
Totale donatori registrati 13,753
opposizioni variano dal 2,3 % di Campobello di Licata
al 58,4 % di Licata - troviamo Favara al 10,2 %
Cosa non va?
Vediamolo insieme.
Il legislatore per accontentare tutti e rendere tutto trasparente ha previsto tre opzioni di scelta e sono:
1- Non mi esprimo sulla donazione degli organi.
2- Acconsento alla donazione degli organi.
3- Non acconsento alla donazione degli organi.
La corretta domanda che l'operatore deve fare è:
Vuole esprimersi sulla donazione degli organi?
La risposta del cittadino sarà:
Non mi esprimo (uguale devo pensarci)
Si mi esprimo (qui segue la seconda domanda SI o NO)
Non c’è dubbio, infatti, che il Legislatore abbia abbandonato il progetto a se stesso, non formando bene il personale all'anagrafe o formandolo male, o magari in poco tempo. Assurdo accettare tali oscillazioni di percentuali, non si può accettare a pochi chilometri con un'unica cultura socio/territoriale una tale differenza di percentuale, ciò significa che urge più formazione, non'é accettabile imputare la solidarietà del cittadino.
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